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Demetrio Salvi

Demetrio Salvi (Napoli15 settembre 1961) è un docente e critico cinematografico italiano.

È un esperto di Linguaggio del Cinema e della Televisione (ha insegnato presso l'IRRE Campania per i corsi promossi dal Ministero sul linguaggio cinetelevisivo), insegnante, documentarista, critico cinematografico. Dopo aver collaborato con la rivista Cineforum[1], è uno dei fondatori, insieme a Federico Chiacchiari, della rivista Sentieri selvaggi, oltre che il responsabile della omonima Scuola di Cinema. Ha studiato con Robert McKee, da cui ha derivato l'impostazione e i concetti di Struttura e Stile nella Sceneggiatura, e il cui metodo ha rilanciato anche in Italia nella sua attività di Docente e divulgatore.[2] Come documentarista ha realizzato, negli anni '90, progetti sul folklore per il Ministero dei Beni Culturali, per la serie "Il folklore come bene culturale vivo". Nella sua attività di critico cinematografico ha pubblicato monografie su David LynchMassimo TroisiJohn Belushi (Stefano Sorbini editore) e scritto diverse voci per l'Enciclopedia del Cinema Treccani. Ha pubblicato anche volumi di manualistica cinematografica Scrivere e girare un cortometraggioSul dialogo, "Insegnare cinema a Scuola" (Edizioni Sentieri selvaggi), e il romanzo "I giornaletti sporchi" (Città del sole). Ha collaborato, con un saggio su Massimo Troisi, al volume collettivo "Napoli una città nel cinema da Totò a Gomorra"[3] Ha diretto il mediometraggio Marenero[4] presentato al Torino Film Festival[5] e "Fuoridiqui", presentato al Festival di Giffoni e sempre al Torino Film Festival[6] Italiano.

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